Libera-mente ha letto per voi “La Bestia” di Vera Q.
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La bestia. Feroce, aggressiva, ferina. Aggredisce La Grande Metropoli volendo distruggerla e conquistarla, farla sua.
La Grande Metropoli. Meravigliosamente organizzata in ogni aspetto con l’unico fine di crescere, avanzare, progredire. Una magnifica macchina di produzione e consumo.
Come già Libera-mente vi ha raccontato con le precedenti recensioni all’autrice, Vera Q. smaschera il lato nascosto del nostro vivere tecnologico e ripetitivo, che da fuori pare perfetto e organizzato, ma quando si va all’interno, nei suoi organi, ne si scopre lo schifo e l’illusorietà.
Col suo tono inquietante e divertente insieme, l’autrice ci racconta la storia di una donna, Enrichetta, che viene sorpresa da un malessere misterioso, una bestia che attacca silenziosa, non vista e gradualmente, un male che non si vuole vedere ma che sempre ci sarà. E se da una parte troviamo Enrichetta, esponente inconsapevole della ignorante vita di tutti i giorni, dall’altra c’è K. che ha capito la falsità della facciata che avvolge il mondo e desidera distruggerla. Finché un giorno i due si incontreranno: complotti militari, rapimenti, medicina incompetente e esperimenti su cavie umane.
Vera Q. ci regala un racconto breve e piacevole, pieno della sua ironia e creatività noir, che affascina dal punto di vista narrativo, ma che non rinuncia alla profondità, facendo riflettere e divertire al contempo il lettore.